Ultime sedute con Rudi Schneider a Londra
Luce e Ombra 1930

Nei fascicoli di aprile e maggio di « Psychic Research », Harry Price termina la sua relazione sulla importante serie di sedute dimostrative e sperimentali tenute al National Laboratory con Rudi Schneider, delle quali abbiamo sistematicamente informato i nostri lettori (v. « Luce e Ombra », numeri 2 e 3, 1930).
Tra le nuove notevoli testimonianze a favore dei fenomeni presentati dallo Schneider vanno menzionati, oltre a quelle di un gruppo di attori del Fortune Theatre (pubblicate in importanti periodici inglesi), le precise dichiarazioni del dr. Eugène Osty, direttore dell’Instilut Mélapsychique International. Il dr. Osty, come si ricorderà, assistette, insieme al dr. Efron di Buenos Aires, a due sedute con Rudi, e in una lettera indirizzata al Price, si esprime tra l’altro come segue: « Le condizioni in cui si svolsero le sedute mi sembrarono tali da escludere una frode sia da parte del medium che da parte degli altri presenti… ». E dopo aver sommariamente ricordato i fenomeni osservati, conclude: « Non posso immaginare come Rudi Schneider avrebbe potuto produrli, con gli arti controllati sia dal circuito elettrico sia da una persona che ne impediva ogni movimento. Inoltre le persone presenti erano note al sig. Price e venute, come il sig. Efron e io stesso, per formarsi un’opinione… Se si aggiunge che esse eran tutte sottoposte al controllo automatico della corrente elettrica, le probabilità di frode sembrano così tenui da far sorgere un senso di fiducia sulla genuinità delle manifestazioni; senso che io manterrò fintanto che non mi si proverà che la mia fiducia è mal fondata ».
La quindicesima seduta fu almeno altrettanto brillante quanto la tredicesima, in cui ci siamo soffermati nell’ultimo numero di «Luce e Ombra ». Rudi era controllato da Lord Charles Hope. Dopo i soliti preamboli (cessazione e ripresa della trance, movimenti di tende, ecc.), un pseudopodio di color chiaro appare tra le tende e si dirige verso la tavola. La rosa artificiale, luminosa, posta sulla tavola sotto il cestino rovesciato, si solleva per qualche secondo. Il cestino cade dalla tavola e colpisce al ginocchio, cinque volte, Mrs. Baggallay. Movimenti della tavola e nuova apparizione di una massa ectoplasmica in basso, presso la tenda. Dopo una interruzione, alla ripresa (ore 12) apparizione di una mano parzialmente materializzata, vicino al suolo, che si alza poi sino al livello della tavola e oltre. Verso la fine della seduta, nuova materializzazione di una mano, piccola e bianca, che tocca le corde della cetra e le fa risuonare a più riprese.
Il prof. Nils von Hoìsten, ordinario di anatomia nell’Università di Upsala, trovandosi in Inghilterra per approfondire lo studio dei fenomeni medianici, volle assistere alle sedute di Rudi, e poté sincerarsi (sedute diciannovesima e ventesima) della loro genuinità, studiando anche la possibilità di riprodurre artificialmente i fenomeni, e concludendo negativamente a questo riguardo.
Nella ventesima seduta, come anche, e più, della ventunesima, si ripeté il fenomeno del « pizzicato » delle corde della cetra. Ci soffermeremo particolarmente su quest’ultima, che il Price definisce «brillantissima », e che tale è stata in effetto: in essa « Olga » (la guida di Rudi) ha voluto, a quanto sembra, «svolgere tutta la gamma del suo repertorio ».·
Soffi freddi all’inizio. Le tende si muovono quasi di continuo. La signora Baggallay è toccata al ginocchio, e anche il Price accusa dei toccamenti alla gamba. La cetra comincia a suonare, e il suono non proviene da dove essa è stata posta all’inizio; due sperimentatori la vedono sollevata e semovente presso le tende: e note sono distinte e staccate. La cetra cade a terra bruscamente, scorta in questo suo movimento da quasi tutti gli astanti. Dopo un’interruzione, si ha la levitazione del campanello a mano e del cestino: due sperimentatori hanno visto che il campanello era sostenuto da un pseudopodio «simile a un lungo tubo ». Il prof. Pollard è toccato da esso. La tavola si sposta e strega contro il pavimento, poi si solleva e ricade. Nell’ultima parte della seduta (dopo una nuova interruzione), altri soffi freddi, sparizioni ripetute di un fazzoletto che era stato posto sulla tavola e che viene tolto poi dalle mani del prof. Pollard. Dopo la seduta esso vien ritrovato presso la tavola, strettamente annodato.
Rudi Schneider ha lasciato quindi Londra ed è ritornato in Germania. Ci auguriamo che possa tener presto, se già non lo ha fatto, le progettate sedute all’Intitut Métapsychique Intérnational.
EMILIO SERVADIO.

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