E. Caslant: L’Aura humaine (*).
Luce e Ombra 1931

In questo volumetto il Caslant, autore di varie opere di astrologia e di un buon manuale sullo sviluppo delle facoltà psichiche sopranormali, affronta la vexata quaestio dell’ « aura » umana. Egli accenna dapprima alle osservazioni dei Reichenbach, del Leadbeater e del Kilner; quindi riferisce quelle compiute da lui stesso, col concorso di soggetti chiaroveggenti, e dà una minuziosa suddivisione delle sette aure le quali, con vari annessi e connessi, rivestirebbero il corpo umano; termina quindi additando i mezzi per giungere a scorgere le aure suddette: mezzi, s’intende, che consistono in un progressivo allenamento alla « visione interiore ». Come si vede, la strada è pericolosa: da un lato abbiamo tentativi di accertamento, diremo cosi, sperimentale (il C. cita Reichenbach e Kilner; potremmo aggiungervi Darget, Luys, Baraduc, Joire, ecc., e sopratutto Haschek e Hoffmann, le cui osservazioni sembrano distruggere le precedenti) ; dall’altro si sconfina nel campo della chiaroveggenza, con relativa instabilità delle osservazioni e impossibilità di discussione tra coloro che vedono le aure e coloro che non le vedono. Il C. « perfeziona » le osservazioni dei predecessori: e non potrebbe domani sorgere un nuovo «perfezionatore », il quale ci annunziasse che le aure, invece di 7, sono esattamente 43? Non pare che, a malgrado delle lodevoli intenzioni dell’A., ricerche condotte in questo modo giovino molto al progresso della metapsichica.
Emilio Servadio

(*)Chacornac, Paris, 1930, s. i. p.

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