Parapsicologia anni '20

PARAPSICOLOGIA ANNI ’20 – PRO E CONTRO VALIANTINE

In Luce e Ombra 1929

La rivista « Light » ha pubblicato una serie di articoli di H. D. Bradley sulle sedute di Valiantine in Italia. Da essi (21, 28 settembre, 5, 12 ottobre) appare delinearsi una nuova gravissima controversia tra gli sperimentatori di Genova e il gruppo inglese: controversia sulla quale non è dato assolutamente di pronunciarsi prima di avere tutti gli elementi sott’occhio. Diremo soltanto che il Bradley fa una nuova, appassionata difesa del Valiantine, a somiglianza di quanto già fece, nella stessa rivista, a proposito delle sedute di Berlino (numeri del 27 luglio e del 3, IO, 17, 24 agosto).
Le conclusioni del Bradley relativamente alle sedute berlinesi sono state riassunte nel n. 8 della nostra rivista (p. 378 seg.). Esse furono, come si ricorderà, del tutto opposte a quelle degli altri sperimentatori, e questi assumono oggi decisamente la controffensiva.
Il dr. Kroner, dopo il rifiuto oppostogli dalla «Society for Psychical Research » inglese di pubblicare un suo memoriale sulle sedute in questione, ha scritto nel numero di ottobre della « Zeitschrift fur Parapsychologie » un lungo articolo, intitolato senz’altro « Lo smascheramento di Valiantine , che solleverà indubbiamente una nuova serie di repliche e di controrepliche. In questo egli accusa anzitutto il Bradley di « credulità acritica », deplora la assenza di controlli, asserendo esser la prima volta in Germania che un medium rifiuti di farsi controllare di fronte a un circolo di persone serie.
Passa quindi all’analisi sistematica delle supposte « frodi » del Valiantine, le quali sarebbero consistite nell’imitazione di movimenti telecinetici delle trombe, nella falsificazione (evidentissima secondo il K.) di varie delle « voci », aggravata dalla circostanza dell’accento inglese delle entità che parlarono in tedesco (poche parole convenzionali, secondo il K.); in toccamenti svariati che avrebbero dovuto passare per sopranormali, in soffi freddi prodotti naturalmente, ecc. Il K. dichiara che un vero e proprio « coup de théâtre » era stato preordinato per l’ultima seduta, ma che il medium, evidentemente messo in sospetto, aveva fatto sì che questa risultasse del tutto negativa.
All’articolo del Kröner fa seguito una relazione della moglie di lui, la quale asserisce tra l’altro di aver constatato « con assoluta sicurezza » che il Valiantine parlava dentro una delle trombe. «Potevo individuare l’origine della voce come proveniente dalla sua bocca, distante circa un metro da dove la voce stessa era udibile dagli astanti ».
La signora von Dirksen, in casa della quale si svolsero le sedute, pubblica anch’essa una relazione nella quale conferma le accuse già riferite, e si sofferma in particolare sulle sedute avute da lei sola col V. Nella prima, che ebbe luogo nell’oscurità, fu possibile alla signora intravedere alla luce di una fessura della porta il movimento fraudolento della tromba e constatare che la pretesa voce del proprio marito defunto (esprimentesi in inglese dopochè il V. aveva appreso che il D. aveva conosciuto questa lingua) era palesemente imitata; nelle due altre (in luce) il medium avvicinò la bocca della tromba al capo della signora v. D. (cosicchè ella non poteva osservare il volto de V.), e in tali condizioni si produssero raschiamenti e crepitii facilmente imitabili (scrive la sig.ra v. D.) con le labbra e con le dita raccolte intorno alla tromba. Anche la conclusione della sig.ra v. D. è quindi categoricamente negativa.
Sarà opportuno attendere il seguito delle relazioni, annunciato dalla « Z.f.P. », per esprimere un giudizio fondato; ma già fin d’ora si può osservare, pur facendo ogni riserva circa gli ulteriori sviluppi che potrà assumere la controversia, come alcuni sperimentatori, e in particolar modo certi studiosi tedeschi, abbiano un po’ troppo la tendenza a ritenere nulle tutte le esperienze compiute prima di quelle alle quali essi hanno potuto prendere parte. E arduo pensare che cinque sedute, anche scadenti, anche (vogliamo ammetterlo per un momento) sospette, possano infirmare sei anni di continue osservazioni compiute col Valiantine un po’ dappertutto e con esito favorevole.
Troppi esempi si sono dati, in ricerca psichica, di affrettati « smascheramenti », ritenuti poi in un secondo tempo o infondati, o episodici di quel complesso problema che è sempre una medianità, perchè si possano, senz’altro accettare le conclusioni del Kroner. Ma anche su questo argomento ci sarà senza dubbio da ritornare.

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