Psicoanalisi anni '20

PSICOANALISI ANNI ’20 -IL SIMBOLISMO DEI SOGNI NELLA TEORIA DI FREUD

Il Lavoro del 22-01-1926

I sogni hanno un significato: già gli antichi tenevano in auge gli interpreti dei sogni.
Nella dottrina del Freud, i sogni mettono spesso a nudo le profondità dell’incosciente.
Nel sogno l’uomo appare come sarebbe se non fosse vincolato dai legami della civiltà e se non dovesse adattarsi alle esigenze etiche; egoismo, ferocia, vendetta odio, desideri sessuali affiorano alla superficie. Già Schopenhauer aveva scritto che il sogno svela le tendenze dell’uomo di cui mette in luce il vero stato morale., e Kant affermava che il sogno illumina i meandri dell’incosciente. Nel sogno l’uomo diverrebbe quello che era una volta, alle prime età del suo sviluppo. Sempre l’istinto
Per il Freud il sogno non è altro che la realizzazione del desiderio che nella veglia è compresso dalla censura, e che si sviluppa durante la notte quando la coscienza cessa la sua sorveglianza. Tuttavia il desiderio non può, salvo casi eccezionali, tradursi in sogno in modo completo e semplice: ciò potrebbe richiamare la censura e quindi svegliare. Il desiderio anche durante il sonno deve mascherarsi, travestirsi, trasformarsi in simbolo: tanto che non è sempre agevole riconoscere nelle immagini del sogno le tendenze compresse che in esso cercano di dilatarsi e di espandersi. Ma una acuta analisi può ben mettere a nudo, e l’interpretazione dei sogni, meglio di ogni altro procedimento, permette di scoprire complessi emotivi antichi, sorgente di desideri che cercano di attuarsi nel sogno. Una donna sogna che assiste impassibile alla morte del nipotino. Essa non può ammettere che in ciò sia la manifestazione di un desiderio compresso, perché ella non desidera per nulla la morte del bambino. La psicoanalisi interpreta: rovistando nei ricordi si trova che la donna è andata una volta in una casa dove moriva un bambino; essa la incontrò un uomo che divenne il suo amante. Essa ora desiderava vivamente rinnovare l’incontro. E’ evidente, per Freud, che essa in occasione della morte del nipote desidera e spera di rincontrare l’amante.
I discepoli di Freud hanno singolarmente elaborata l’interpretazione dei sogni: tutte le leggi che regolano i sogni si riassumono nello svelare il meccanismo con cui idee astratte od oggetti carichi di emotività si trasformano in oggetti concreti o indifferenti (simboli), scelti per analogia più o meno vaga. L’idea, il complesso emotivo è cambiato, sostituito da un simbolo, da una espressione figurata. La tecnica dell’analisi dei sogni è fondata sul simbolismo dei sogni.
Una parte delle ricerche del Freud e della sua scuola sono appunto dirette a cercare il valore simbolico delle immagini più comuni e diffuse nei sogni. Questi simboli possono variare da uomo a uomo, modificarsi secondo la educazione, la razza, la civiltà, le religioni. Lo stesso simbolo può avere diverso significato per un europeo e per un orientale, per un contadino o per un artista. Ma all’incirca sono gli stessi per tutti. L’incosciente sceglie quelli preformati in lui, preparati dalle associazioni più comuni di idee. Se essi appartengono ai miti, alle leggende, alla religione, se essi popolano in arte la vita immaginaria dell’uomo sveglio, e se essi ricompaiono nell’uomo dormente che sogna è perché in fondo essi hanno sempre abitato l’incosciente della umanità.
Disponendo su due linee parallele da una parte le rappresentazioni simboliche comuni e dall’altra le tendenze che vogliono esprimere, il Freud, dopo una serie d’investigazioni cliniche, ci ha dato una sorta di “chiave dei sogni” o “lessico dei simboli” e che io chiamerei la cabala psicoanalitica.
Per la psicoanalisi, il sogno non è dovuto tutto al caso: non è un disordine psichico ma è determinato nei suoi minimi dettagli da precise leggi psicologiche? Lo stato di sogno è condizione in cui si fa sentire forte l’influsso dell’incosciente, in virtù dell’affievolirsi della coscienza. I sogni non hanno solo un contenuto, ma un significato: sono come sintomi, analoghi ai sintomi delle nevrosi; Nel primo articolo abbiamo infatti veduto come i sintomi delle psiconevrosi siano manifestazioni simboliche di tendenze istintive compresse. Similmente, come i sintomi morbosi, i sogni possono essere per Freud considerati come la emergenza nella coscienza di complessi affettivi. Questi desideri, queste tendenze, compresse nella veglia dalla censura, cercano durante il sonno di ritornare sotto un travestimento nella sfera psichica da cui sono stati scacciati.
Per cogliere le leggi che governano i sogni, il Freud si è rivolto all’infanzia, poiché i sogni infantili sono i più semplici. Molti sogni infantili racchiudono il compimento di un bisogno o di un desiderio. Se il bimbo ha sete, sogna di bere; se ha fame, sogna di mangiare. Similmente nell’adulto. Trenk, tormentato dalla fame, si vedeva in sogno assiso ad un ristorante davanti ad una mensa sontuosamente imbandita.
Nell’adulto predominano nei sogni motivi di ordine sessuale: l’uomo normale non ha in genere tendenze che urtino contro la personalità; i motivi dei suoi sogni sono spesso rievocazioni di fatti occorsi nella giornata, di preoccupazioni economiche, di scrupoli professionali; spesso invece nel sogno si appagano tendenze represse affettive o sessuali.
Vi sono sogni d’impazienza: durante i preparativi di un viaggio, si sogna di aver toccata la meta. Il Freud parla di un quadro di Schwind che si trova a Monaco “il sogno di un prigioniero”. Il contenuto del sogno è naturalmente l’evasione, che doveva effettuarsi dalla finestra. Gnomi, arrampicati gli uni sugli altri, rappresentano le posizioni successive che il prigioniero avrebbe dovuto assumere per alzarsi fino alla finestra. Il gnomo che è al vertice della piramide, e sega le sbarre della finestra, ha una sorprendente rassomiglianza col prigioniero.
La deformazione che subisce il desiderio nel sogno rappresenta un ostacolo all’interpretazione: e ben spesso l’essenza del rapporto simbolico sfugge.
Gli oggetti che trovano nel sogno una rappresentazione simbolica sono poco numerosi. Il corpo umano, i genitori, i figli, i fratelli, le sorelle, la nascita, la morte, la nudità e altri pochi. La rappresentazione tipica della figura umana è la casa. C’è chi in sogno scivola lungo la facciata di una casa, provocando nella discesa spesso un senso di piacere, talvolta di angoscia. Le case coi muri lisci simboleggiano uomini, quelle con rilievi e balconi, a cui ci si può attaccare, sono donne. I genitori hanno per simboli l’imperatore e l’imperatrice; i sogni in cui figurano i genitori si evolvono in una atmosfera di pietas. I fratelli e le sorelle hanno per simboli i piccoli animali, spesso vermi. La nascita è quasi sempre rappresentata da un’azione in cui l’acqua è il principale fattore: si sogna che ci si getta in acqua o che se ne esca, che si è salvati dalle acque o che si salvi una persona in acqua.
La morte imminente è simbolizzata nel sogno dalla partenza, da un viaggio in ferrovia; la nudità ha per simboli gli abiti. Numerose sono poi le rappresentazioni simboliche per gli organi sessuali.
Certo qui navighiamo in una atmosfera che non è più perfettamente scientifica: ed entriamo in un campo mistico in cui come scrive Janet, “bisogna aver la fede per comprendere le interpretazioni simboliche della psicoanalisi”.
Eutidemo

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