La catastrofe dell’R.-101 e un presunto caso d’identificazione spiritica.
Luce e Ombra 1931

Su vari periodici sono state pubblicate notizie, più o meno autorizzate e controllate, in merito a un’importante seduta medianica, tenutasi a Londra pochi giorni dopo la catastrofe del dirigibile inglese R.-101, nella quale si sarebbe manifestato il defunto capitano dell’aeronave, H. C. Irwin, e avrebbe fatto una serie di dichiarazioni sensazionali relative al disastro. La relazione «ufficiale» di questa seduta è stata pubblicata dal Price nel numero di luglio- di « Psychic Research », e ad essa ci riferiremo quindi per il nostro riassunto, che abbiamo creduto opportuno di rimandare in attesa di più esatte informazioni.
L’esperienza si tenne il 7 ottobre 1930, ossia due giorni dopo la catastrofe dell’R.-101. Erano presenti alla seduta, oltre alla medium (signora Eileen Garrett), il Price, il signor I. D. Coster, vice-direttore del Nash’s Magazine, e miss Ethel Benham, segretaria del National Laboratory. Entrata in trance, e dopo alcuni preliminari, la medium sembrò incarnare il comandante Irwin, che parlò per lungo tempo dando numerosi ragguagli tecnici sul disastro. Il testo stenografico delle parole pronunziate dalla medium fu rimesso a varie personalità del Ministero Inglese dell’Aeronautica.
Un ufficiale di Bedford, dove PR.-ror era stato costruito, ha esaminato attentamente la relazione. Il Price pubblica, affrontati, il testo di questa e le osservazioni del predetto tecnico. Mancandoci lo spazio per riportare in extenso l’intero scritto, ricordiamo le corrispondenze più salienti e le dichiarazioni più impressionanti.
« Questa proporzione esorbitante di carbonio e idrogeno è assolutamente è completamente sbagliata » (esperimenti segreti erano stati preparati, per l’utilizzazione di una miscela di questo tipo; fuori dei circoli ufficiali era ben difficile che qualcuno ne fosse a conoscenza).
« Lo stesso Per L ‘S. L. 8, ditelo a Eckener » (US. L. 8 è la sigla di un dirigibile tedesco, fabbrica Schutte-Lanz; ciò fu verificato dopo lunghe e accurate ricerche; Eckener è il costruttore del Graf Zeppelin).
« Abbiamo quasi sfiorato i tetti ad Achy » (Achy non figura sulle consuete carte geografiche, ma solo in carte topografiche o aeronautiche molto particolareggiate: è un villaggio a 10 miglia N. da Beauvais, e si trovava sulla rotta dell’R.-101. E’ stato affermato da testimoni che a Poix, a 14 miglia N. da Achy, l’aeronave era stata vista passare a meno di m. 100 dal suolo).
Questi i punti più sorprendenti. Si aggiunga che la medium è una donna non particolarmente colta, che il testo è lungo e irto di termini tecnici, in massima parte appropriatamente adoperati, e che, quanto alle cause del disastro, il parere della commissione d’inchiesta ha concordato in massima con le dichiarazioni dai sedicente lrwin. Il relatore non difende la tesi spiritica, ma afferma che l’esperienza è stata tra le più interessanti. La completa lettura della relazione, più che le nostre note necessariamente riassuntive, conferma nel modo più netto questo punto di vista. Anche se si trattasse di un complicato fenomeno di chiaroveggenza, ci troveremmo sempre di fronte ad uno dei più notevoli casi riscontrati e approfonditi negli ultimi tempi.
EMILIO SERVADIO.

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