Le polemiche pro e contro Valiantine
Luce e Ombra 1930 pp.288-290

Non si è ancora spenta l’eco della requisitoria del dr. Körner contro le esperienze berlinesi di Valiantine, che i nostri lettori ricorderanno per i riassunti che a suo tempo avemmo cura di farne (v. « Luce e Ombra », 1929, n.10 e 11), e già riprendono le discussioni intorno a questo medium: discussioni tutt’altro che oziose, in quanto contribuiscono secondo noi in grado notevole ad approfondire quel complesso problema dei rapporti tra medianità e frode su cui abbiamo avuto già più volte occasione di intrattenerci, e dimostrano che l’interesse per i fenomeni medianici, lungi dall’affievolirsi, è oggi più che mai vivo e attuale.
Il Bradley, con quella combattività che tutti sanno, ha avuto cura di pubblicare, per gli stessi tipi della casa editrice della «Zeitschrift fur Parapsychologie » (1), un volumetto di replica al Kroner, in cui si contengono le ben note risposte già apparse sul «Light », più varie testimonianze pro e contro, scambio di lettere tra il Bradley e i suoi avversari ecc.: volumetto di grande interesse, che permette, insieme agli estratti degli articoli del Kroner, pubblicati a parte in precedenza, di aver sott’occhio i termini della questione e pronunziare un giudizio fondato in merito:, giudizio che solo può dare chi sia « au dessus de la mélée », e che il dr. Rudolf Bernoulli, di Zurigo, ha tentato di formulare nel numero di maggio della « Zeitschrift » citata. Il Bernoulli premette alcune informazioni sui precedenti della questione, ricordando come il Bradley sia venuto alla metapsichica, anzi, allo spiritismo, dall’incredulità più assoluta; come il Valiantine fosse invitato a tenere la nota serie di sedute a Berlino, e su quali basi il Kroner fondasse le sue critiche. Passa quindi ad analizzare le repliche del Bradley, le quali si fondano soprattutto: sulla sua conoscenza personale di Valiantine, durata lunghi anni, a differenza della breve durata dei contatti tra il V. e gli sperimentatori berlinesi; il Bradley non è il primo venuto, né è egli stesso un truffatore, ed è un po’ difficile ammettere che si sia lasciato costantemente ingannare. Inoltre, alcuni fenomeni, come le apparizioni luminose, da tutti controllate, non possono facilmente essere spiegati con la frode. In terzo luogo, non si vede come il Valiantine, se avesse voluto frodare, non si sarebbe informato ampiamente, p. es., intorno al marito della baronessa von Dirksen, in modo da fornirle delle pseudo-prove d’identificazione, che viceversa è stato incapace di dare. Prove cruciali di frode non ve ne sono, bensì indizi più o meno diretti. In tali condizioni tutte le ipotesi sono a priori ammissibili, e tanto la requisitoria del Kröner quanto le difese del Bradley hanno diritto ad esser prese in considerazione.
Il Bernoulli conclude che elementi di vero possono esservi da entrambe le parti, e che, come lo stesso Kröner ha dichiarato, solo una nuova serie di esperienze, condotte con tutto il rigore desiderabile, potrà scagionare Valiantine dall’accusa mossagli (ricordiamo qui come l’ « Institut Métapsychique International » abbia appunto offerto di mettere a disposizione i suoi locali per nuove sedute con Valiantine: non sappiamo se il Bradley o il medium abbiano accettato, ma a tutt’oggi crediamo di no. Quanto a noi, pur auspicando a questa ripresa di esperienze, la qual potrà permettere una miglior conoscenza della medianità del Valiantine e recare comunque un contributo di accertamento in tema di medianità fisica, non crediamo che tali nuove sedute possano provare alcunché circa una generica e genuinità » di tutti i fenomeni presentati dal medium americano, e in particolare di quelli occorsi nelle sedute berlinesi. Possibile che non si sia ancora capito che la medianità è qualcosa di terribilmente complesso, e che un medium può truccare oggi, più o meno coscientemente, e conservare tuttavia la sua qualità essenziale di medium? Finché non ci si persuaderà di questo, finché si persisterà a voler vedere ombra o luce, senza sfumature, ci si metterà di proposito in una posizione assai difficile per giudicare una medianità, e le discussioni si protrarranno ad infinitum.
Emilio Servadio

(1) Die Sitzungen mit Valiantine in Berlin. Kritischer Kommer tar zu dem Aufsatz e Valiantines Entlarvung » von Dr. W. Krdner. Herausgegeben von H. Dennis Bradley, unter mitwirkung von Florizel von Renter, prof. Johannes Kasnacich, Dr. Gustav Zeller, Konrad Schuppe u. Dr. Paul Sunner. Kommissioissverlag Oswald Mutze, Leipzig 5930, pp. 104, s.i.p.

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